Red Line

Il progetto nasce nel 2018, anno chiave per l’aumento di incendi dolosi 

in territorio calabro. Il lavoro è ottenuto dal prelievo delle immagini satellitari 

dei luoghi in cui sono avvenuti gli incendi dalla piattaforma di Google Earth 

a cui successivamente, sono state sottratte delle immagini fotografiche 

realizzate nel momento in cui gli incendi erano in corso. 

La sottrazione è un processo digitale ottenuto tramite la fusione di pixel, 

dato dallo strumento “brucia” come livello di fusione su Photoshop.

Le opere vogliono essere invito ad una progressiva rivelazione della natura 

in una fotografia astratta, un paesaggio ormai distrutto dall’uomo che 

lentamente nell’immaginazione ricresce e prende nuovamente vita. 

Viaggiando con lo sguardo all’interno delle immagini ci si rende conto 

progressivamente di come elementi naturali e paesaggistici si rivelano, 

così come la consapevolezza dell’errore umano verso la natura si palesa

rendendoci consapevoli.

Le fotografie sono installate come carte geografiche 

su pannelli di Dibond al vivo in un percorso lineare che accresce 

la scoperta dei luoghi ricreando un viaggio nella penisola calabra.